Disturbi di PersonalitÃ
Accorgersi che si alla fine si finisce con l'incontrare sempre le stesse persone; magari all'inizio sembrano diverse ma poi si rivelano per quelle che sono realmente: stupide o inaffidabili, stronze o cattive. Non riuscire a trovare persone, sul lavoro o nella vita privata, con cui sentirsi a proprio agio, di cui essere soddisfatti. Per adattarsi ad un ambiente complesso fatto di contesti, persone e problemi da risolvere sempre differenti abbiamo bisogno di una grande dose di flessibilità. Ognuno di noi ha una sorta di “cassetta degli attrezzi” psicologica, in cui andare a cercare strumenti per affrontare la vita di ogni giorno; stili di pensiero, modi di regolare le emozioni, atteggiamenti verso l'altro, ruoli e modelli di comportamento. Chiunque abbia fatto un po' di bricolage sa bene che nella propria cassetta è meglio avere più tipi di pinze piuttosto che uno solo, più cacciavite piuttosto che un solo tipo, più chiavi inglesi piuttosto che una sola. Chi ha un disturbo di personalità invece ha un solo cacciavite, una sola brugola e una sola chiave inglese; o in casi più gravi magari solo una pinza, che usa sia per svitare che per togliere i bulloni. I disturbi di Personalità sono molto diffusi fra la popolazione generale: circa il 10 % delle persone è affetta da uno o più di questi disturbi.
Sono caratterizzati da una modo tipico di sentire o di comportarsi, che non sia comprensibile alla luce della cultura del soggetto e che si manifesta in almeno due delle seguenti aree: modo di pensare; di gestire le emozioni, l'umore e gli impulsi; modalità di relazionarsi con gli altri. Ognuno di noi ha delle caratteristiche personali in ciascuna delle aree sopra menzionate, che sono ciò che va a costituire la nostra personalità. Il disturbo si manifesta quando queste modalità sono rigide e pervasive, ovvero non si modificano al variare dei contesti; quando causano una disagio e/o una riduzione del funzionamento significativo; quando non sono riconosciute dal soggetto che tende invece a modificare l'ambiente. Il carico di sofferenza soggettiva (più o meno percepita) nonché la compromissione funzionale in aree come il lavoro, lo studio ma anche il tempo libero rendono questi disturbi particolarmente invalidanti, anche in considerazione della loro tendenza a cronicizzare, se non trattati adeguatamente. La richiesta d'aiuto spesso non avviene direttamente per questo tipo di disturbo ma per ansia o depressione, abuso di sostanze e/ o problemi alimentari. È fondamentale quindi una diagnosi tempestiva ed un intervento specialistico di tipo psicoterapeutico; i farmaci possono coadiuvare l'intervento psicologico sebbene in aree molto circoscritte come il controllo degli impulsi, il tono dell'umore, il livello d'ansia.