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Un'esperienza di Volley Integrato


Il Volley è uno sport di squadra che richiede una grande capacità di sintonizzazione con l’altro; ed è per questa ragione che al soggetto vengono richieste simultaneamente la capacità di autoregolare i propri stati interni, orientare l'attenzione sull'altro inibendo tutti gli stimoli distraenti, decodificare rapidamente lo stato della mente dell’altro, organizzare la propria azione coordinando mente , occhio e muscoli. Il tutto in un contesto di stress emotivo (la performance). Ripetere tali operazioni per tutti gli scambi di gioco e per tutte le partite richiede inoltre la gestione degli stati di abulia e apatia che frequentemente si accompagnano al disturbo psichiatrico.

Il disturbo psichiatrico compromette significativamente la capacità del soggetto di autoregolare i propri stati mentali all’interno di un contesto o di aderenza alla realtà o di reciprocità interpersonale. Nei disturbi psicotici inoltre è di frequente riscontro una disorganizzazione comportamentale ancorchè cognitiva.

Infine l’esperienza della sofferenza psichica e o del disadattamento, conseguenti al disturbo, induce nel soggetto sentimenti depressivi caratterizzati da perdita di motivazione, abulia, apatia e senso di inutilità.

Da questo punto di vista la pallavolo, in quanto sport di squadra, permetterebbe al soggetto di “allenare” tali capacità cognitive e metacognitive bypassando il canale verbale (come avviene nella psicoterapia), in un contesto di stress emotivo.

La pratica ripetuta dello sport permette inoltre al soggetto di contrastare attivamente i sintomi depressivi sopra esposti.

Nel presente lavoro si cerca di approfondire la relazione che intercorre fra la pratica della pallavolo (in contesto di integrazione) ed il trattamento della patologia psichiatrica; tentando di individuare l’eventuale presenza di un qualche effetto della prima sul secondo. Nello specifico con uno studio osservativo e correlazionale si cerca di verificare la presenza di una relazione positiva fra partecipazione ad un torneo di pallavolo integrata ed il miglioramento della capacità di sintonizzazione con l’altro.

L’indicatore scelto per rappresentare la capacità del soggetto di avere presente l’altro è stato il numero di scambi avuti con i compagni sul numero di tocchi (primo e secondo) complessivi nell’intervallo di osservazione


CAMPIONE


Il campione è composto da 7 pazienti psichiatrici con diverse diagnosi di cui 5 in trattamento residenziale presso la SRTR Villa Letizia e 2 che utilizzano i servizi della stessa in modalità di “Centro Diurno”. L’età media dei pazienti è 31,5; d.s. ± 3,53


STRUMENTI


THOMAS: Intervista semistrutturata che intende valutare la Teoria della Mente in maniera diretta, ovvero ponendo al soggetto domande dirette sulla conoscenza della mente propria e altrui.

OSSERVAZIONE E RILEVAZIONE SUL CAMPO

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER ALLENATORI



METODOLOGIA


La prima fase della ricerca è consistita nella somministrazione dell’intervista THOMAS (Bosco F et al. 2006) a tutti i partecipanti alla ricerca.

Successivamente tutti i partecipanti sono stati invitati a partecipare al torneo di Volley integrato denominato “Social Doc” (descrizione e regolamento in Allegato 1), dopo adeguata spiegazione delle modalità di svolgimento e del regolamento del Torneo stesso.

I partecipanti sono stati assegnati alle squadre di amatori: uno o al massimo 2 per ogni squadra.

Rispetto ad ogni partecipante sono state effettuate 3 rilevazioni in 3 momenti diversi:

t0: durante la prima giornata

t1: durante l’ultima giornata

tF: una in condizioni di maggiore stress (durante la giornata finale).

In ogni sessione è stato rilevato, relativamente al primo ed al secondo tocco della palla, sia il numero di volte in cui il soggetto ha scambiato la palla con i propri compagni di squadra, sia il numero di volte in cui il soggetto ha inviato la palla nel campo avversario.

Per ogni giocatore è stato quindi calcolato un coefficiente derivato dal seguente rapporto:

n° scambi con il compagno / n° scambi totali (compagno + avversario)

Al termine del Torneo è stato chiesto agli allenatori delle squadre amatoriali di compilare un breve questionario di autovalutazione relativamente alla trasmissione (ai singoli partecipanti) delle conoscenze tecniche, tattiche e degli aspetti motivazionali.

Sui dati raccolti è stato calcolato il Δ1=t1-t0 ed il Δ2=tF-t0

Successivamente sono state effettuate delle correlazioni fra Δ1 , Δ2, i punteggi della Thomas, i dati sulla frequenza di partecipazione e i punteggi ottenuti da ciascun partecipante nei questionari autosomministrati degli allenatori.




RISULTATI


Il Δ1 è risultato positivo (incremento della capacità di sintonizzazione) in quattro casi su sette, in due su sette è risultato negativo mentre solo in un caso è rimasto invariato.

Il Δ2 è risultato positivo in tutti e sette i soggetti.


Nella tabella sono riportate le differenti correlazioni (allegato 2)






DISCUSSIONE


Coerentemente con le aspettative la pratica ripetuta ha incrementato questo indicatore nella maggior parte dei soggetti e, sorprendentemente, tale effetto risulta più pervasivo nelle situazione di maggiore stress emotivo (partita finale). Sotto stress infatti tutti e sette i soggetti sperimentali riportano un incremento dei punteggi rispetto alla fase di pre test.

L’effetto sembra essere indipendente sia dal numero di partite effettivamente giocate; sia dal lavoro svolto dall’allenatore, sia rispetto agli aspetti tecnico-tattici, sia agli aspetti più di tipo motivazionale.

Per quanto riguarda il rapporto tra effetto e punteggi ottenuti nella THOMAS le uniche correlazioni significative si hanno fra il differenziale Δ2 e le suddette scale.

La negatività della correlazione rappresenta un rapporto di proporzionalità inversa fra la ricchezza della teoria della mente del paziente e l’incremento nel Δ2 . Ciò potrebbe essere spiegato o in una maggiore difficoltà del paziente nel “descrivere” la sua teoria della mente oppure in un effetto maggiore proprio laddove la compromissione meta cognitiva sia più marcata.

Dall’analisi delle correlazioni con le singole scale, si può ipotizzare che l’incremento nella capacità di sintonizzazione reciproca sia inversamente proporzionale alla capacità di decentramento del soggetto (ovvero la conoscenza che le altre persone hanno dei loro stati mentali).

Tale dato può essere interpretato come un ulteriore prova a sostegno del fatto che la pratica del pallavolo, forse in virtù del non utilizzo del canale verbale, può facilitare la reciprocità proprio per i soggetti meno competenti nell’ assumere una prospettiva psicologica diversa dalla loro.

Per concludere, si potrebbe ipotizzare quindi che a beneficiare della pallavolo come veicolo di integrazione, sarebbero proprio coloro che maggiormente vivono una condizione di isolamento e alienazione sociale.

Ovviamente la ridotta numerosità del campione e l’assenza di controllo di tutti gli altri aspetti del trattamento dei soggetti, sono solo alcuni dei più macroscopici limiti dello studio.

Sarebbe auspicabile condurre altri studi, che indaghino gli stessi costrutti, ma utilizzino come ambito altri sport di squadra, al fine di valutare se la pallavolo possa rappresentare un fattore specifico o aspecifico di cambiamento.



ALLEGATO 1

Regolamento

Durata degli incontri

Gli incontri saranno disputati a 3 set fissi a 25 punti (ai vantaggi in caso di parità al 24° punto). Non si effettua il sorteggio al 3° set, neanche in caso di parità (1 set pari)

Punteggio

Il punteggio sarà attribuito, per vincente e perdente, secondo il seguente schema:

1 set vinto = 1 punto

2 set vinti = 2 punti

3 set vinti = 3 punti

Composizione delle squadre ed età dei partecipanti:

La composizione delle squadre deve essere obbligatoriamente mista, con 2 persone con disagio psicosociale e non più di 3 uomini in campo che non dovranno mai essere schierati in linea.

Possono partecipare atleti di qualsiasi età, purché non partecipanti ad attività federale.

Non è ammesso il ruolo del libero.

Lista gara:

La lista gara potrà essere composta da non più di 18 atleti.

Tutti gli atleti presenti nel referto di gara (semplificato) dovranno obbligatoriamente giocare almeno 1 set completo.

Norme Tecniche:

Servizio libero con cambio palla obbligatorio dopo 3 punti consecutivi

Ricezione libera

Altezza della rete m 2.35

Falli di gioco:

NON sono sanzionati i seguenti falli, in qualsiasi fase di gioco, sia per il 1°,2° o 3° tocco: doppia – trattenuta – accompagnata

Il tocco della rete, in qualsiasi parte, è considerato fallo.

Tutto il resto è sanzionato come da Regolamento Fipav.

Time- Out:

Ogni squadra ha la facoltà di richiedere 2 Time-out per ogni set.

Sostituzioni:

Non ci sono limiti al numero di sostituzioni, a patto che Il giocatore uscente rientri solo sul giocatore entrante.

Arbitraggio:

Arbitri e segnapunti sono messi a disposizione dalla squadra ospitante.

Il segnapunti dovrà riportare nel referto di gara (semplificato) la lista dei giocatori corredata di numero di maglia, verificando TASSATIVAMENTE il rispetto della regola relativa all’obbligo di ogni atleta di giocare almeno un set intero (vedi punto 4.). La violazione di quest’ultima regola decreterà la sconfitta con il peggior punteggio (3-0). Nel caso in cui tutte e due le squadre dovessero trasgredire, la sconfitta con il peggior punteggio sarà attribuita ad entrambe.

La gestione dell’arbitraggio deve essere in base al livello tecnico delle squadre, è preferibile lasciare correre su piccole imprecisioni (sono abolite doppie, trattenute e accompagnate) a favore della continuità di gioco. Rigidità assoluta invece per il fallo di invasione, estremamente

pericoloso per l’incolumità propria e dell’avversario. Per tutte le regole non esplicitate nel regolamento si fa riferimento alla normativa federale aggiornata per la stagione 2018-2019

Formula di svolgimento

Concentramenti con calendario e programma gare (che sarà comunicato in seguito) stilato in base al numero delle squadre iscritte.

Certificazione medica

Tutti gli atleti partecipanti dovranno avere in corso di validità la certificazione medica di idoneità all’attività sportiva o la certificazione medico agonistica. Si rimette alle società partecipanti, la gestione e la responsabilità nella scelta della tipologia di certificato da richiedere ai propri iscritti.


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