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La conoscenza di sé e delle proprie motvazioni

di Antonio Colanicchia


La conoscenza di sé, la ricerca e costruzione della propria identità sono frasi che esprimono quel desiderio di andare alla ricerca delle proprie radici, di ricostruire la propria storia di vita, di riportare alla memoria gli eventi e i momenti salienti dell'infanzia. Lo psicoanalista Giovanni Jervis nel suo testo "Psicologia Dinamica" scrive che al centro della tematica della riappropriazione di sé si colloca il tema dell'identità. «L'identità non è solo la descrizione obiettiva di una individualità, ma va intesa anche in senso dinamico, come inesauribile costuzione, ricerca e conoscenza di sé, o - se si preferisce questa dizione - "del Sè"».



La definizone del concetto "Sè" in psicologia è molto dibattuta ed entrare nel merito farebbe diventare questo articolo troppo tecnico e teorico con il rischio di non essere compreso da chi non è psicologo.

Il sè di ognuno di noi può essere definito un'organizzazione soggettiva di significati da noi stessi creati nel corso della nostra vita. Per lo psicoanalista Christopher Bollas il Sé è la storia dei rapporti che abbiamo interiorizzato «il concetto di Sé dovrebbe essere riferito alle posizioni o ai punti di vista dai quali e attraverso i quali noi sentiamo, osserviamo e riflettiamo su esperienze distinte e separate del nostro essere [...] un punto di vista cruciale viene dall'altro che ci vive [...] non c'è un solo fenomeno mentale unificato che si possa definire Sé».

Quindi non stiamo parlando di un «Sé unico, centrale e coeso, ma di una molteplicità di Sé, decentrata e dialogica [...]. Noi non siamo un unico Sé (maiuscolo), ma organizzazioni del sé (minuscolo) discontinue e multiple tenute insieme da un senimento conscio e, per così dire, "apparente" di continuità e coerenza; stati decentrati e non-lineari che alcuni autori defiscono sé multipli. Il fatto che la nostra mente sappia colmare i vuoti e creare rapidi collegamenti ci permette di fare esperienza di coesione e continuità» (Lingiardi, 2019). Lingiardi per chiarire meglio quanto scritto sopra propone di immaginare questa molteplicità delle rappresentazioni di sé convivere in forma di arcipelago con una loro rappresentazione integrata che cresce nel corso dello sviluppo ed è assicurata dal funzionamento dell'Io. L'Io per Freud e per Jung è una funzione della psiche preposta alla mediazione dei conflitti mentali, ma anche alla mediazione delle diverse motivazioni di una persona.

Non si può conoscere se stessi senza conoscere le proprie motivazioni, ciò significa che si tratta di capire, per ciascuno di noi, quali sono le caratteristiche e i limiti della propria personalità.

Joseph Lichtenberg ha sviluppato la teoria multimotivazionale e propone di immaginare il Sè come un sistema sovraordinato che promuove, organizza connette le diverse motivazioni alla base dei nostri comportamenti.

Quest'ultimo tema delle motivazioni verrà sviluppato in un altro articolo.


Bibliografia


Jervis G. (2001) , Psicologia Dinamica, Bologna, Il Mulino.

Lingiardi V. (2019), Io, Tu, Noi, Milano, Utet.


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