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La Vergogna

di Antonio Colanicchia

La vergogna è un'emozione e svolge la funzione di segnare il confine tra privato e pubblico.

Comunemente associamo la vergogna alla timidezza, al ritiro, alla paura di essere scoperti ma esistono altri comportamenti che possono essere l'espressione rovesciata della vergogna per come comunemente la intendiamo, tali comportamenti possono essere: la sfacciataggine, l'esibizione grandiosa e l'assenza eccessiva di pudore.


Quale di questi sia il comportamento associato alla vergogna, quest'ultima denuncia la difficoltà a costruire un'immagine di sé pubblica e la dipendenza dallo sguardo degli altri, a cui viene attribuito il potere di determinare il proprio valore e il diritto a esistere come soggetto sociale.

Ci sono diverse forme di vergogna. La vergogna da svelamento (Castelfranchi, Poggi, 1988) è innescata da un'esperienza in cui una persona non riesce ad apparire agli altri come vorrebbe. Fallire nel tentativo di ottenere un successo, l'approvazione o l'attenzione, può avere come riflesso il non sentirsi accolti nel proprio valore e non sentirsi accettati dagli altri (Cirillo, Lancini, 2017). Inoltre, la cultura influenza le modalità di espressione della vergogna.


La fase di crescita adolescenziale è contraddistinta dalla necessità di costruire la propria identità, attraverso il conflitto IDENTITÀ opposta a DISPERSIONE e CONFUSIONE DI RUOLI. La fatica o il blocco nella realizzazione dei compiti evolutivi specifici in adolescenza (separazione-individiazione, nascita come soggetto sociale, mentalizzazione del corpo, costruzione di valori e ideali), si accompagna a uno scarto tra il Sé ideale e il Sé reale e questa mancanza di corrispondenza tra le aspettative e la realtà (sociale, scolastica, familiare) è fonte di vergogna (Cirillo, Lancini, 2017).

Anche la fase evolutiva del giovane adulto ha dei compiti evolutivi specifici e in questa fase avviene una ridefinizione di tutti i molteplici Sé di cui si compone l'identità, a partire dalla centralità che assume l'affermazione del proprio ruolo sociale. Avere difficoltà a nascere come soggetto sociale preclude anche l'affermazione come soggetto sociale e tale difficoltà è talmente pervasiva da non lasciare spazio alla realizzazione di altri ruoli affettivi: nessun progetto futuro, nessun progetto di coppia o relazione di coppia tanto da poter vivere un senso di impotenza e inadeguatezza.


Bibliografia


Castelfranchi C., Poggi I. (1988), Vergogna, in Castelfranchi C., a cura di, Che figura. Emozioni e immagine sociale, il Mulino, Bologna.


Maggiolini A. (2017), Psicopatologia del ciclo di vita, Milano, Franco Angeli.

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